S.I.C. - Sulle sponde del trigno
SIC – Sito di Importanza Comunitaria “Fiume Trigno (medio e basso corso)” Il Sito di Importanza Comunitaria IT7140127, istituito nel 1195, interessa la riva sinistra (riva abruzzese) del medio e basso corso del fiume Trigno, nel tratto tra Celenza sul Trigno e San Salvo. Un’area di grande pregio naturalistico, dalla forte eterogeneità tra habitat fluviale e marino-costiero, ideale per la conservazione della biodiversità e per la ricchezza avifaunistica, favorita dagli ambienti ripariali. Il sito, per le sue peculiarità ecologiche, è attribuito alla regione biogeografica mediterranea, anche se in parte ricade in quella continentale.
L’area, nonostante l’impatto antropico dovuto all’attività agricola, è molto interessante dal punto di vista floristico-vegetazionale: qui sono le uniche stazioni di Stipa austroitalica subsp. Frentana – conosciuta in tutto il mondo solo per i pochi siti presenti nella zona tra i comuni di Lentella e Fresagrandinaria – e splendidi esempi, per integrità e unicità in Abruzzo, di stipeti e cenosi rupicole e in particolare di Cornetta di Valenza. La vegetazione alterna coltivi, seminativi e arborati, nelle zone prossime all’alveo del fiume, a fasce boscate lungo gli argini fino a cespuglieti e formazioni forestali nei pendii e nelle aree più impervie. La formazione arborea più rappresentata è il querceto dominato dalla roverella – un particolare interesse suscitano i boschi orientali di quercia bianca situati nel comune di Tufillo.
Il SIC è inserito in un ambito a elevata naturalità particolarmente esteso e continuo, in comunicazione ecologica con serbatoi di biodiversità faunistica. In tale situazione s’inserisce la locale popolazione di lupo, caratterizzata da esemplari che si spostano senza barriere tra le diverse aree protette e i Siti Comunitari. In tal senso il Sito svolge un ruolo di “corridoio”, di percorso di spostamento. Nel SIC vi sono poi evidenze della presenza di diverse specie di chirotteri (pipistrelli) e della lontra. Segnalate inoltre specie legate ad ambienti forestali con alberi ricchi di cavità, come la nottola e il vespertilio di Natterer.
Per quanto riguarda l’avifauna, nel Sito e nelle adiacenze immediate troviamo coppie di nibbio bruno, di nibbio reale, di succiacapre e di calandrella. È stato accertato anche il passaggio in volo di esemplari di nitticora. Infine si rileva la presenza del topino in nidi a galleria scavati in cumuli di sabbia.
Per quanto riguarda anfibi e rettili, si segnalano la raganella italiana, la rana, il rospo comune, il cervone, l’ululone dal ventre giallo, il tritone crestato, la biscia tassellata e il biacco.
Infine, tra le specie ittiche, sono confermati il barbo tiberino, l’alborella e la rovella.