Aree vincolate: quali sanzioni si rischiano?
Cassazione: quali sanzioni si rischiano nelle aree vincolate? Tutti i limiti da rispettare per nuove costruzioni e ampliamenti nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico
Per determinare la sanzione cui sottoporre gli interventi realizzati senza autorizzazione paesaggistica in area vincolata, è necessario stabilire se si è in presenza di un ampliamento volumetrico di un edificio preesistente o di una nuova costruzione. Con la sentenza 16697 del 16 aprile 2018, la Cassazione ha spiegato che, oltre alla classificazione dell’intervento, bisogna quantificare la variazione di volume creata a lavori ultimati. Il Codice dei beni culturali e del paesaggio prevede che chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformità di essa, esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici è punito con le pene previste dall'articolo 44, lettera c), del Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/ 2001). Si tratta dell'arresto fino a due anni e l'ammenda da 15.493 a 51.645 euro nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio. La stessa pena si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso. La pena è della reclusione da uno a quattro anni qualora i lavori eccedano i limiti dei mille metri cubi per le nuove costruzioni o del 30% della volumetria preesistente per gli ampliamenti. Definire con precisione il tipo di intervento realizzato è quindi fondamentale per la determinazione delle sanzioni da applicare al responsabile.