Abruzzo, via libera alla riforma urbanistica
La norma introduce una nuova concezione del piano regolatore, la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione del territorio urbanizzato
Via libera dalla Regione Abruzzo ad una legge urbanistica che introduce una nuova concezione del piano regolatore comunale, favorendo la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione urbana.
Lo scorso 15 dicembre, infatti, la Giunta Regionale ha approvato il ddl ‘Norme in materia di governo, tutela e uso del territorio’ che ha modificato in modo organico la precedente Legge Urbanistica.
La riforma ruota intorno ad una nuova concezione del piano regolatore comunale che privilegia il riuso del territorio; il territorio urbanizzato diventa la nuova frontiera della pianificazione urbanistica in grado di migliorare la qualità dei luoghi di vita e di lavoro di interi quartieri degradati.
La nuova legge divide il territorio in aree fabbricate e non fabbricate favorendo la riqualificazione in aree già costruite.
L'assessore all'Urbanistica, Donato Di Matteo ha spiegato: "la differenza rispetto al passato in cui la normativa di riferimento prevedeva più tipologie di aree, spesso anche in contrasto tra di loro in quanto a pianificazione urbanistica non è di poco conto. Infatti, nelle aree del fabbricato, le vecchie zone B, C o D, è possibile determinare processi di rigenerazione, riqualificazione e di riorganizzazione costruendo anche dei contratti con i privati che comprendono istituti come perequazione e compensazione per fare in modo che questi abitati vengano ristrutturati sia ai fini dell'offerta abitativa che allo scopo di migliorare la qualità e la vivibilità delle aree stesse”.